tag:blogger.com,1999:blog-82911118457548120042024-03-13T14:55:46.368-07:00Sanny è pazzaTalvolta uno paga di più le cose che ha avuto gratis (Albert Einstein)Sannyhttp://www.blogger.com/profile/17499232760416242979noreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-8291111845754812004.post-16699660210622811742007-05-29T09:06:00.000-07:002007-05-29T09:19:34.927-07:00NON ANDAR VIA<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: courier new;">E' un senso di inadeguatezza quello che provo di fronte agli esseri umani che hanno fatto la storia. <a href="http://ilterzodesiderio.blogspot.com">Lucia</a> mi canta "la storia siamo noi" e sicuramente <a href="http://panzabiker2.blogspot.com">Panzabiker</a> potrebbe continuare con la strofa successiva. Ma io non credo sia così. La storia sono sempre loro. Quelli che hanno in mano i fili. Quelli che decidono. Quelli che ricoprono incarichi di direzione. E più "loro" sono corrotti e storti, più la nostra vita prende pieghe false, come quelle delle camicie che non so stirare. Oggi qualcuno mi ha detto che vuole fuggire dall'Italia, trovare un altro luogo dove "costruire". Ma è giusto che sia lui ad andarsene? </span><br /></div>Sannyhttp://www.blogger.com/profile/17499232760416242979noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-8291111845754812004.post-42601842408001649822007-05-22T13:01:00.000-07:002007-05-22T13:08:26.985-07:00NON BASTA LEI<span style="font-family:courier new;">Ci ho provato ma non basta lei. </span><br /><span style="font-family:Courier New;">Mi aiuta a dormire e mi ruba i sogni. </span><br /><span style="font-family:Courier New;">Mi chiedo perché un nuovo post, perchè nuove parole quando sono vecchie emozioni che impediscono alle mie mani di scrivere. </span><br /><span style="font-family:Courier New;">Non vorrei parlare. Non vorrei guardare. </span><br /><span style="font-family:Courier New;">Il colore di queste pareti fa schifo, s'intona ai miei squallidi pensieri. Il silenzio è un'altra cicatrice all'anima. </span><br /><span style="font-family:Courier New;"></span><br /><span style="font-family:courier new;"></span>Sannyhttp://www.blogger.com/profile/17499232760416242979noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-8291111845754812004.post-15396794064095770092007-05-15T13:53:00.000-07:002007-05-15T14:03:45.587-07:00L'ATTESAUn'altra sera ad aspettare che il nulla prenda forma.<br />Guardo quel piccolo schermo che segna le 22:15. Nessun messaggio. Nessuna risposta. La nebbia. Poi, ecco il suono tanto atteso. Apro lo sportellino e penso: è lui! Spingo i tasti. Sono emozionata. Leggo: "Vodafone, ricarica gratuita di 1 euro"<br />Basta! Non aspetto più. Spengo il telefono.Sannyhttp://www.blogger.com/profile/17499232760416242979noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-8291111845754812004.post-75433125893016230502007-05-08T08:30:00.000-07:002007-05-08T09:06:19.901-07:00E GUARDO IL MONDO DA UN OBLO'<div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><span><span style="font-family:courier new;">Eccomi incatenata a Sant'Antonio. La palla passata da <a href="http://panzabiker2.blogspot.com/"><span style="color: rgb(51, 51, 255); font-weight: bold;">Panzabiker</span></a> conteneva una sorpresa, un invito a ricordare i 5 libri che hanno lasciato un segno nella mia vita.<br />Ma i segni più profondi sono quelli lasciati dai libri che non ho letto.</span></span><i><span style="font-style: italic;"><span style="font-family:courier new;"><br /><br /><br /></span></span></i><i style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Isabel Allende</i><br /></div><i>La casa degli spiriti</i><br /></div><i><br /><br /></i><div style="text-align: justify;"><i>"Barrabás arrivò in famiglia per via mare, annotò la piccola Clara con la sua delicata calligrafia. Già allora aveva l'abitudine di scrivere le cose importanti e più tardi, quando rimase muta, scriveva anche le banalità, senza sospettare che, cinquant'anni dopo, i suoi quaderni mi sarebbero serviti per riscattare la memoria del passato, e per sopravvivere al mio stesso terrore. Il giorno in cui arrivò Barrabás era Giovedí Santo. Stava in una gabbia lercia, coperto dei suoi stessi escrementi e della sua stessa orina, con uno sguardo smarrito di prigioniero miserabile e indifeso, ma già si intuiva - dal portamento regale della sua testa e dalla dimensione del suo scheletro - il gigante leggendario che sarebbe diventato. Era quello un giorno noioso e autunnale, che in nulla faceva presagire gli eventi che la bimba scrisse perché fossero ricordati e che accaddero durante la messa delle dodici, nella parrocchia di San Sebastián, alla quale assistette con tutta la famiglia." </i><br /></div><i><br /></i><i><span style="font-size:78%;"><b></b></span><br /></i><span style="font-size:85%;"><span style="font-size:100%;"><b style="font-style: italic; color: rgb(255, 0, 0);">Jorge Amado</b></span> </span><br /><span style="font-size:100%;"><i>Dona Flor e i suoi due mariti</i><br /></span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><i>"Vadinho, il primo marito di dona Flor, morì a Carnevale, una domenica mattina, mentre ballava un samba vestito da baiana in Largo 2 Luglio, non lontano da casa sua. Non apparteneva al gruppo, ci si era semplicemente aggregato, con altri quattro amici tutti vestiti da baiana, e tutti provenienti da un bar della zona del Cabeça, dove il whisky correva a fiumi, alle spalle di un certo Moysés Alves, piantatore di caffè, ricco e spendaccione."<br /><br /><br /></i></div><i><br /></i><span style="font-style: italic;font-size:85%;" ><span style="color: rgb(255, 0, 0);font-size:100%;" ><b style="font-weight: bold;">Niccolò Ammaniti</b><span style="font-weight: bold;"><br /></span><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Io non ho paura</span><span style="font-weight: bold;"><br /></span></span></span> <p><span style="font-size:78%;"><b></b></span>"<span style="font-style: italic;">Stavo per superare Salvatore quando ho sentito mia sorella che urlava. Mi sono girato e l'ho vista sparire inghiottita dal grano che copriva la collina.</span><br /><span style="font-style: italic;">Non dovevo portarmela dietro, mamma me l'avrebbe fatta pagare cara.</span><br /><span style="font-style: italic;">Mi sono fermato. Ero sudato. Ho preso fiato e l'ho chiamata. - Maria? Maria?</span><br /><span style="font-style: italic;">Mi ha risposto una vocina sofferente. - Michele!</span><br /><span style="font-style: italic;">- Ti sei fatta male?</span><br /><span style="font-style: italic;">- Sì, vieni.</span><br /><span style="font-style: italic;">- Dove ti sei fatta male?</span><br /><span style="font-style: italic;">- Alla gamba.</span><br /><span style="font-style: italic;">Faceva finta, era stanca. Vado avanti, mi sono detto. E se si era fatta male davvero?</span> "</p><br /><br /><span style="font-style: italic; color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;font-size:100%;" >Charles Baudelaire</span><br /><i><span style="font-size:100%;">I fiori del male </span><br /><br /></i><p><i>"La stoltezza, l'errore, il peccato, l'avarizia<br />Occupano gli spiriti tormentando i corpi<br />E noi alimentiamo gli amabili rimorsi,<br />Come i mendicanti nutrono i loro insetti.</i></p><i>Caparbi i peccati, fiacchi i pentimenti;<br />Ci pagano lautamente le nostre confessioni,<br />e sul sentiero di fango ritorniamo lieti,<br />credendo che vili lacrime lavino ogni colpa."<br /><br /><br /></i><span style="font-size:78%;"><b><span style="font-size:100%;"><span style="color: rgb(255, 0, 0); font-style: italic;">Italo Calvino</span> </span><br /></b><span style="font-size:100%;"><span style="font-style: italic;">Le città invisibili</span></span></span><span style="font-size:100%;"><span style="font-style: italic;"><br /><br /></span></span><div style="text-align: justify;">"<span style="font-style: italic;">Non è detto che Kublai Kan creda a tutto quel che dice Marco Polo quando gli descrive le città visitate nelle sue ambascerie, ma certo l'imperatore dei tartari continua ad ascoltare il giovane veneziano con più curiosità e attenzione che ogni altro suo messo o esploratore. Nella vita degli imperatori c'è un momento, che segue all'orgoglio per l'ampiezza sterminata dei territori che abbiamo conquistato, alla malinconia e al sollievo di sapere che presto rinunceremo a conoscerli e a comprenderli; un senso come di vuoto che ci prende una sera con l'odore degli elefanti dopo la pioggia e della cenere di sandalo che si raffredda nei bracieri; una vertigine che fa tremare i fiumi e le montagne istoriati sulla fulva groppa dei planisferi, arrotola uno sull'altro i dispacci che ci annunciano il franare degli ultimi eserciti nemici di sconfitta in sconfitta, e scrosta la ceralacca dei sigilli di re mai sentiti nominare che implorano la protezione delle nostre armate avanzanti in cambio di tributi annuali in metalli preziosi, pelli conciate e gusci di testuggine: è il momento disperato in cui si scopre che quest'impero che ci era sembrato la somma di tutte le meraviglie è uno sfacelo senza fine né forma, che la sua corruzione è troppo incancrenita perché il nostro scettro possa mettervi riparo, che il trionfo sui sovrani avversari ci ha fatto eredi della loro lunga rovina."</span><br /></div><p><br /></p><p>A questo punto batto sulla tua spalla. Sì, non voltarti indietro. Dico a te! Non fingere di non aver capito! Prepara i cinque libri che hai più amato e rivelaci il tuo segreto.<br /></p><br /><i><br /></i><i><br /></i><i><br /></i>Sannyhttp://www.blogger.com/profile/17499232760416242979noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-8291111845754812004.post-71599281461056208732007-05-04T04:15:00.000-07:002007-05-04T04:28:12.135-07:00IL MIO SILENZIO<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: courier new;">Mi emoziono per ogni parola. Forse dovrei pesarle meno. Farmele passare addosso, come lui del resto. Se sono sola penso, se penso è un disastro. Risento le parole. Quelle voci che mi parlano. I consigli. Oggi voglio stare spenta, come Vasco. Perché lui può e io no? </span><br /><span style="font-family: courier new;">Oggi sono il vecchio televisore di mio zio. Quello che ha in salotto e che non si accende mai. </span><br /><span style="font-family: courier new;">Oggi sono la radio che aveva mia madre e che un giorno ha smesso di funzionare.</span><br /></div>Sannyhttp://www.blogger.com/profile/17499232760416242979noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-8291111845754812004.post-39130909699871946622007-05-03T00:24:00.000-07:002007-05-03T00:40:33.519-07:00LASCIALO ANDARE<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: courier new;">Non avevo mai incontrato un ragazzo così crudele. Mi dicono di non parlarne, di non rispondere più al telefono, ma io non ce la faccio. Hai presente quando qualcuno ti fa del male e tu non lo senti? In questi giorni ho pensato a lui. Guardavo la sua foto e mi chiedevo come fosse possibile provare emozione davanti a un pezzo di carta. Mi sento così vulnerabile. </span><br /><span style="font-family: courier new;">Ti ricordi il tuo primo batticuore? Ti ricordi quel senso di smarrimento? </span><br /><span style="font-family: courier new;">Io mi sento così. Smarrita e col cuore che prima o poi mi sfonderà il petto. </span><br /><span style="font-family: courier new;">E mi dicono di non parlarne e di non rispondere più al telefono. Ma io non ce la faccio. Non ce la faccio. </span><span class="label-list"></span></div>Sannyhttp://www.blogger.com/profile/17499232760416242979noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-8291111845754812004.post-48405120872604114932007-04-30T05:34:00.000-07:002007-04-30T05:42:23.071-07:00altra settimana inutile<div style="text-align: justify;">I<span style="font-family: courier new;"> giorni non passano mai. Ieri c'era </span><a style="font-family: courier new;" href="http://ilterzodesiderio.blogspot.com/"><span style="font-weight: bold;">Lucia</span></a><span style="font-family: courier new;"> qui con me. Mi ha insegnato a linkare i siti. Oggi sono sola a guardarmi attorno. Il libro che ho sul comodino non lo voglio più leggere. Tanto so già come andrà a finire. Lui la lascerà. Lei ne soffrirà. E io dovrò piangere.</span><br /><span style="font-family: courier new;">Qualcuno mi porti </span><span style="font-style: italic; font-family: courier new;">Moby Dick</span><span style="font-family: courier new;"> o </span><span style="font-style: italic; font-family: courier new;">L'isola del tesoro</span><span style="font-family: courier new;">. Voglio ricominciare dal principio.</span><br /></div>Sannyhttp://www.blogger.com/profile/17499232760416242979noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-8291111845754812004.post-65562783106421034232007-04-29T01:34:00.000-07:002007-04-29T01:48:40.202-07:00FESTA PER CHI?<div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:courier new;" >Dicono che la domenica sia il giorno di festa. Per me è solo una gran rottura. La mia compagna di stanza riceve visite. I suoi parenti fanno un gran cicaleccio e io ascolto musica in cuffia. Suo fratello ha sempre la macchina fotografica e io ficco la testa sotto il cuscino.</span><br /><span style="font-family: trebuchet ms;font-family:courier new;" >Questo computer portatile è stato il regalo più importante che mia madre potesse farmi. Se avesse saputo di rendermi così felice, non me lo avrebbe mai portato. E io di certo non glielo dirò.</span><br /></div><br /><br /></div>Sannyhttp://www.blogger.com/profile/17499232760416242979noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8291111845754812004.post-11847385205262676322007-04-28T11:55:00.000-07:002007-04-29T01:49:29.560-07:00ABBIATE PIETA' DI ME, LASCIATEMI DORMIRE<div style="text-align: justify; font-family: trebuchet ms;font-family:courier new;"><span style="font-size:100%;">Oggi non sono uscita. Chi dice che il sole faccia bene? Io lo odio. L'infermiera si chiama Laura, non è male. Ha l'alito pesante solo verso sera. Non ho toccato cibo e lei l'ha lasciato sul tavolino. Stasera vorrei la pizza, ma in un posto come questo non ci sono le cose buone. Laura è nel corridoio. Sta tornando. E' sulla porta della stanza e si avvicina. Prendo aria, rimango in apnea e aspetto che se ne vada.</span></div>Sannyhttp://www.blogger.com/profile/17499232760416242979noreply@blogger.com1